martedì 1 novembre 2016

una visita all'anno...


Idonea. 
Unica parola che voglio leggere oggi.
Mi sveglio, occhi ancora chiusi e leggera sensazione di piccola tensione impercettibile. Non ho appuntamenti di lavoro, non ho particolari scadenze, eppure so che sarà una di quelle giornate un po' faticose. 
Ore 15.30- visita medico sportiva. Questo c'è scritto a lettere cubitali sulla mia moleskine, niente pazienti o riunioni, che quelli sì che li gestisco, ma soltanto, visita medico sportiva. 
Sono ormai vent'anni che una volta l'anno l'appuntamento è fisso, la leggera emozione la stessa, e quella piccola paura che qualcosa non vada per il meglio. 
Quest'anno la tensione è doppia, ventesima visita medico sportiva per me e la prima per mia figlia. 
Ed è un attimo, la giornata scorre ed anche la visita. 
Dati personali. 
Spirometria.
ECG.
Ciclette ( quest'anno un lusso)
ECG. 
Idonea.
Sembra facile eppure mi chiedo sempre il perché di quel fremere per tutta la giornata, perché la preoccupazione?
Nell'ascensore, scendendo, mia figlia di soli 4 anni, mi dice che si è divertita alla visita ma che è ora di andare a fare ginnastica, non vede l'ora di saltare, giocare ed andare sulla trave.
Ecco forse la paura, la piccola preoccupazione nasce dal pensiero di non poter più fare ciò che amo. Sport.
Ma anche quest'anno...idonea...ed anche la mia bambina che l'ha vissuta con la giusta leggerezza. 
Fate questa visita l'anno, per alcuni faticosa e per altri molto leggera tuttavia preziosa tanto quanto la passione e la fame di sport. 

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