martedì 29 novembre 2016

Beach Volley: due giocatori, un unico respiro

Coppia beach volley femminile, chiamata schema

Sabbia cocente, sposto con il piede, con un movimento ormai automatico,  quel velo superficiale e ruvido, assetto ,stabilità e reattività. Socchiudo gli occhi ben protetti dagli occhiali scuri, sole battente. 
Spezzo il fiato. 
Questo è beach volley.
Alla mia sinistra il mio compagno di squadra, conosco la distanza, la percezione dei rispettivi spazi, parlare non serve, brucia energie. 
Al di là della rete un altro mondo un 'altra intesa, i binomi sportivi sono fatti di silenzi, frasi ripetute e gesti sincronici. 
Come due tuffatori sul trampolino mentalmente ripetiamo il count down .

Guardi in faccia il tuo avversario attraverso le maglie della rete. Cerchi in qualche modo di leggere quel pensiero. Speri di indovinare la traiettoria della sua battuta da un piccolo gesto che può tradirlo. Guarda me. Tirerà su di me. Gambe flesse e pronte alla ricezione. Fortunatamente non sei da solo. Alla tua destra la compagna di mille azioni che aspetta solo di ridarti la palla all'altezza giusta. Rice perfetta palla centrale e veloce. Se palla sporca, alta e larga. Qualche frazione di secondo, il tempo per parlare non c'è. La battuta è su di lei, nessun problema, sai a che distanza da rete devi mettere la sua palla preferita e quanto siano insidiosi i suoi attacchi! PUNTO! Le uniche parole? Le urla di gioia!

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