giovedì 27 ottobre 2016

Profumo di cuoio



È strano come ad alcune stagioni si leghino in modo indelebile percezioni sottili. L'autunno, da che ne ho memoria, ha è l'odore acre del grasso per cuoio, dei sottosella stesi ad asciugare dopo le fatiche del giorno precedente, profumo di fieno accatastano nel fienile e sensazione di umidità pungente delle prima piogge, del primo fango che per tutto l'inverno porteremo sugli stivali. 
L'autunno ed i cavalli. 
Il maneggio, come casa.
E poi i suoi occhi, che incrociano i miei, profondi e familiari. 
Il mio cavallo è una parte di me, quella parte più profonda che mi permette di parlare a me stessa con una sincerità che atterrisce. 
Le miei mani sul suo collo sentono l'energia pulsare...mia...sua...nostra? 
Dove finisce Lei inizio io.

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